
G.E.R.S.
Gruppo Escursionisti Rodengo Saiano
Info Utili

In località Vesta, ancor prima dell’interruzione della strada , in località Parole sulla destra troviamo le indicazioni per innumerevoli itinerari della zona.Il nostro itinerario partirà proprio dalle rive del lago e salirà verso i prati del monte Stivo attraversando boschi e valloni fino a toccare la panoramica sommità del comprensorio montuoso.
Seguiamo per un breve tratto la ripida strada sterrata che porta a una proprietà privata. Successivamente faremo una deviazione per prendere il sentiero N.455 fino alla deviazione successiva N. 454 da dove saliremo il ripido versante in mezzo al bosco. Questo itinerario coincide anche con il lungo tracciato Anello della Valle Sabbia (AVS)identificato anche dalla numerazione 550 comune in tutto il suo percorso in terra valsabbina e anche dell’Alta Via dei Forti di colore nero e blu. Come detto il sentiero sale abbastanza sostenuto con tortuosi tornanti fino a culminare in un luogo panoramico con una spiazzo ideale per una sosta . Durante la salita la presenza di una varietà incredibile di piante, a seconda dell’altezza raggiunta, offre un esperienza immersiva nella natura, senza parlare della tranquillità che questi luoghi suscitano Il sentiero nonostante la ripidezza e il luogo
selvaggio è ben mantenuto e offre viste panoramiche su tutto il lago. Proseguendo il nostro cammino, dopo una sosta ristoratrice in questo luogo panoramico, giungiamo ad avvistare lo stendardo tricolore posto alla sommità della nostra meta. Transitando sotto uno spuntone di roccia notiamo alcune insenature scavate dai militari come riparo e punti di avvistamento sulla vallata sottostante. Raggiungiamo la cima per una comoda scalinata protetta da un corrimano di metallo, e increduli ammiriamo sotto di noi il bacino lacustre del lago d’Idro in
tutta la sua estensione. Questi luoghi furono durante la prima guerra mondiale presidi militari a difesa del territorio italiano, alcune scritte lapidee e reperti bellici ricordano quei giorni. Un museo allestito in una galleria scavata nel promontorio roccioso e inespugnabile, raccoglie gli oggetti più disparati utilizzati in quel frangente. Non di meno è quello di Capovalle, comune più alto della provincia di Brescia, ubicato ai piedi del Monte Sino, dove sono raccolte e catalogate le testimonianze legate alla guerra.